Il porto di Torre Annunziata



Il porto in una cartolina dell'800

Il porto con la sopraelevata della ferrovia.


Il 14 giugno 1871, il porto entra in attività; al capitano Leone Teseso, che attraccò al molo di levante, fu regalato un anello d'oro.

Il porto

Pescatori sul porto

Pescatori intenti a riparare le reti.

Il mare, una risorsa per la pesca, per secoli principale fonte di sostentamento del piccolo villaggio dell'Annunciata, raccolto intorno alla chiesa della Madonna della Neve ed al castello dei D'Alagno. Tuttavia non per la pesca, per quanto importante, questo mare è stato fondamentale, con lo sviluppo della produzione di farina e pasta alimentare divenne la via naturale sia per importare la materia prima, il grano che per esportare

Barche nel porto

Il porto con le barche dei pescatori.

in tutto il mondo il prodotto finito ossia la pasta. Agli inizi dell'800, però sorse un ostacolo dovuto proprio a questa crescita economica: la rada non era più in grado di sostenere il traffico costituito dalle numerose navi, tant'è che per la mancanza di ormeggio per scaricare le merci si ricorreva a barche di appoggio. Per tale motivo si decise la costruzione di un vero porto mercantile. L'ingente somma necessaria, unitamente alle condizioni economiche che in alcuni periodi non furono favorevoli

Raccolta di mitili nel porto (quando ancora si poteva)

Raccolta di mitili nel porto: Tempi lontani!

resero problematica la sua realizzazione. Il progetto, nato in epoca borbonica, fu messo a punto dall'ing. Lauria solo nel 1863 e quindi dopo l'unità d'Italia, e poi approvato nel 1867, mentre i lavori furono affidati in appalto all'impresa Marciano. Il 14 giugno 1871 il porto entrò in attività e nel 1899 si realizzarono i magazzini generali.

Carico e scarico di carbone

Scarico del carbone.

Per molti anni fu anche il secondo scalo campano per movimentazione delle merci. Attualmente la sua attività è molto ridotta anche a causa del basso pescaggio, che rende impossibile l'attracco alle navi di grosso tonnellaggio. A questo problema, si aggiunge la presenza della sopraelevata della ferrovia, che impedisce il transito ai tir porta container ed una rete urbana inidonea a sostenere un traffico di mezzi pesanti. Sono ancora allo studio i progetti per recupare la zona ad est, per la realizzazione di infrastrutture turistiche ed in particolare, di un porto turistico che verrebbe incontro alle esigenze di posti barca, soprattutto nel periodo estivo e per la ricaduta in termini economici ed occupazionali.