La prefilatelia

La posta, con le comprensibili difficoltà delle varie epoche, funzionava mediante Corrieri ordinari, Corrieri straordinari, Staffette e Procacci. Il servizio era curato dallo Stato o appaltato ad abili organizzatori come i Tasso.


stemma delle due sicilie Stemma delle due sicilie

I corrieri ordinari trasportavano la corrispondenza in orari prestabiliti, mentre i corrieri straordinari e le Staffette lo facevano per conto dei privati. Ai Procacci erano affidati merci e denaro sia dei privati che dello Stato.

I locali, dove la corrispondenza veniva raccolta e smistata, erano detti officine di posta, ed erano ubicati al centro della città o lungo la via principale. Accanto all'officina, diretta da un maestro di posta, vi era sempre una stalla che disponeva di cavalli e carrozze.

Il maestro, non era un impiegato, aveva in appalto il servizio e la vendita dei biglietti per le diligenze. Alle sue dipendenze vi erano i Postiglioni, i quali viaggiavano sempre a cavallo e mai a cassetta; questi erano muniti di una trombetta a tracolla.

Questi trasportavano la posta con un foglio, detto Parte, dove era segnato l'itinerario con l'orario d'arrivo e partenza delle varie officine esistenti sul percorso; viaggiavano notte e giorno, fermandosi solo per il cambio dei cavalli (massimo mezz'ora)e per la consegna della posta (massimo un'ora).

Per non incorrere in sanzioni, avevano l'obbligo di trascrivere sul Parte gli incidenti lungo il percorso facendoli avallare dal Sindaco o da una personalità del luogo ove questi si erano verificati.

Nella seconda metà del 1700, alcuni uffici postali importanti incominciarono a bollare la corrispondenza. Napoli iniziò regolarmente nel 1755.